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Rio de Janeiro è uno degli stati con il tasso di analfabetismo più alto del Brasile, soprattutto tra gli abitanti delle Comunità (favelas). L’istruzione pubblica brasiliana è estremamente povera e obsoleta: classi sovraffollate, insegnanti assenti, studenti promossi automaticamente senza aver acquisito le indispensbili conoscenze di base, scarso incentivo a studiare.
E quando rivolgiamo l’attenzione a gruppi appartenenti alle fasce più umili delle comunità, il livello d’istruzione scende ulteriormente: la maggior parte di loro non ha completato nessun ciclo di studi, a conferma del forte legame tra povertà e basso livello di istruzione.
Per queste ragioni, Il Sorriso dei miei Bimbi promuove il progetto Casa Jovem che offre a una settantina di bambini in etá scolare, adolescenti e adulti, attività educative e di coscientizzazione.
Tre insegnanti supportano bambini e ragazzi nei compiti, nella preparazione di verifiche o test e nell’acquisizione di un metodo di studio. In questo modo accompagnano le loro difficoltà scolastiche e di apprendimento e segnalano le più rilevanti ai genitori e, quando il caso, agli psicologi del progetto Aldeia.
Il nome “Aldeia” (villaggio in portoghese) prende spunto da un antico proverbio africano, secondo il quale “è necessario un intero villaggio per educare un bambino”.
Sulla base delle difficoltà emotive e psicologiche alle quali sono esposti gli abitanti della comunità di Rocinha, il progetto Aldeia offre assistenza psicoterapeutica individuale, laboratori ispirati all’arteterapia e spazi di libera espressione, ai bambini e giovani (e alle loro famiglie) che frequentano i progetti promossi dall’ente.
La costruzione e il consolidamento di spazi sicuri che facilitino un ascolto sincero hanno permesso di intraprendere un lavoro importante per questa comunitá cosí martoriata, offrendo una possibilitá che prima non esisteva.
il progetto Aldeia si divide in quattro attività/azioni che si svolgono presso la Casa Jovem:
Servizio di psicoterapia e spazi di ascolto: due pomeriggi alla settimana sono dedicati alle sedute di terapia suddivise tra due psicologi. Il servizio é indirizzato a bambini e giovani dai 2 ai 18 anni che frequentano i progetti dell’associazione e ai loro familiari. L’obiettivo è offrire supporto psicologico e creare un gruppo terapeutico di ascolto per i bambini e i loro responsabili; orientare i genitori in relazione alle necessità pedagogiche e educative; realizzare un accompagnamento terapeutico per i minori in situazione di vulnerabilità sociale attraverso la visione e gli strumenti condivisi dalla pedagogia di emergenza.
Laboratorio PIPA (Produzioni dell’Immaginario e Psicologia Applicata): questo laboratorio, che avviene un pomeriggio alla settimana, incentiva la creatività e l’immaginazione attraverso esercizi fisici, riflessioni, la manipolazione dell’argilla e attività ludiche con i colori. Il laboratorio PIPA è rivolto a bambini tra i 7 e i 12 anni.
Laboratori di arteterapia: si svolgono una volta alla settimana e sono condotti da una terapeuta. Vengono proposte diverse attivitá tutte mirate all’espressione del Sé mediata dal mezzo artistico (disegno, creazione di mandala..). L’obiettivo è quello di interfacciarsi con i sentimenti e le emozioni dei partecipanti facilitando la libera espressione di fronte ai traumi e alle situazioni di rischio vissute da parte dei bambini e dalle loro famiglie.
La dimensione della salute psichica ed emotiva dei bambini in processo di apprendimento dipende dall’accesso ad un congiunto di servizi interdisciplinari, che raggiungono non solo i bimbi, ma anche i loro familiari e la comunità.
Il Clube Jovens Pensadores è nato nel 2019 ed è un’attività dedicata (venerdì pomeriggio) per pre-adolescenti e adolescenti (12 – 16 anni) che già frequentano il rinforzo scolastico, in cui conoscere, riflettere e formarsi su tematiche differenti.
L’approccio è di tipo partecipativo: i ragazzi sono coinvolti nella costruzione delle attività, per esempio, il gruppo ha scelto il proprio nome, i temi da affrontare e le modalitá di ricerca. Il Club diventa quindi un laboratorio sperimentale in cui si intendono attivare voglia, interesse, curiositá, domande e dubbi riguardanti le questioni tipiche su cui gli adolescenti si trovano a confrontarsi fra i loro pari, nell’esperienza quotidiana, nella relazione fra sé e il mondo circostante.
Oltre a tutte queste attivitá, il progetto organizza uscite che coinvolgono tutti gli alunni e l’equipe multidisciplinare di Casa Jovem, per dare la possibilitá ai ragazzi di fare un’ esperienza al di fuori dalla favela e avvicinarli alla cultura e all’ambiente in tutti i suoi aspetti (per esempio visitando un museo, un parco…).