Solo pochi anni fa giocava nella Serie D brasiliana. Lunedì 28 novembre stava volando a Medellin per giocare contro l’Atlético Nacional l’andata della finale della Coppa Sudamericana, una competizione che potremmo paragonare alla nostra Europa League. Un sogno per tutti i tifosi della Chapecoense – la squadra di Chepecó, cittadina a sud del Brasile – trovatisi di colpo a rischiare di vincere la loro prima coppa internazionale. Un sogno che, però, si è interrotto bruscamente quando l’aereo su cui viaggiava il club si è schiantato su “El Gordo”, il monte che sovrasta Medellin, poco prima dell’atterraggio, uccidendo 71 passeggeri, lasciandone vivi solo 6, tra cui 3 giocatori: tutti gli altri – i compagni, la dirigenza – sono morti.
Tra i sopravvissuti, Jackson Follman, il secondo portiere. Ventiquattro anni, è in terapia intensiva. Per le gravi lesioni riportare nell’incidente, i medici hanno dovuto amputargli la gamba destra. Ce l’hanno fatta anche il difensore 31enne Helio Neto, uno degli ultimi a essere estratti, e il terzino sinistro Alan Ruschel, 27 anni.
Si tratta di un gesto minimo della solidarietà che possiamo fare in questo momento, ma con l’obiettivo sincero di ricostruire questa società e la parte di calcio brasiliano che oggi è andato perduto
La Federazione di Calcio brasiliana ha sposato la proposta avanzata dai dirigenti della squadra di mettere a disposizione l’Arena Conda – lo stadio di Chepecó dove già poche ore dopo lo schianto migliaia di persone si sono radunate spontaneamente – per la celebrazione di un funerale collettivo. Intanto, la Conmebol, la federazione che organizza la Coppa Sudamericana, ha sospeso tutte le sue attività e le squadre della Serie A brasiliana, in una nota congiunta, hanno annunciato misure di sostegno alla squadra: prestito gratuito dei giocatori per la stagione 2017 (in Brasile il campionato si disputa nell’anno solare) e formale richiesta alla Cbf, la federcalcio brasiliana, per fare in modo che la Chapecoense non possa retrocedere in Serie B per le prossime tre stagioni. Si legge: “Si tratta di un gesto minimo della solidarietà che possiamo fare in questo momento, ma con l’obiettivo sincero di ricostruire questa società e la parte di calcio brasiliano che oggi è andato perduto”. L’Atletico Nacional, al posto della partita ha organizzato una commemorazione, a cui hanno partecipato più di 60mila persone e ha chiesto di assegnare d’ufficio il titolo alla Chapecoense.
A Chepecó le scuole della città sono state chiuse per due giorni in segno di lutto, per permettere a tutti di commemorare le vittime. E mentre la indagini proseguono, nel mondo si rincorrono le manifestazioni di solidarietà: il Palmeiras la prossima partita indosserà la maglia della Chapecoense, contro la quale aveva ottenuto la matematica certezza dello scudetto. Mentre martedì sera il Torino è sceso in campo contro nella partita di Coppa Italia contro il Pisa con il lutto al braccio, mentre su Twitter la società granata ha scritto: “Commozione per la tragedia al ChapecoenseReal. È un destino che ci lega indissolubilmente #ForcaChapecoense ,vi siamo fraternamente vicini”. E il prossimo turno la Serie A scenderà in campo con il lutto al braccio. Il Paris Saint Germain, intanto, ha deciso di donare 40 milioni di euro al club per riformare la squadra.
Sono tanti, troppi, gli incidenti in volo che nel corso del Novecento hanno coinvolto squadre calcistiche: dal club cileno Green Cross alla boliviana Strongest La Paz; dagli uzbeki del Pakhtakor Tashkent alla peruviana Allianza Lima; dal Colourful 11, notissima rappresentativa di giocatori nativi del Suriname che davano lustro a quel Paese giocando nelle migliori squadre europee e in particolare olandesi alla tragedia dell’intera nazionale dello Zambia. Passando, ovviamente, per Superga e Monaco di Baviera.
Dopo la finale, il Chapecoense avrebbe dovuto giocare l’ultima partita del campionato contro l’Atletico Mineiro, il prossimo 11 dicembre. Impegno che potrebbe essere confermato, stando anche alle dichiarazioni del presidente della federazione brasiliana Marco Polo Del Nero, che ha annunciato la volontà del Chape di giocare mettendo in campo le giovanili, proprio come fece il Torino dopo la tragedia di Superga e il Manchester United dopo il disastro aereo di Monaco.
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